il sogno di Simona

cliente

comune di Solarussa

categoria

anno

2021

il progetto

Un’esposizione “eterea”, a tratti onirica. Il candore degli ambienti accompagna il visitatore ad un momento di riflessione, accogliendolo all’interno dello spirito della passione di Simona Sanna per l’artigianato della tradizione rurale sarda. Visitare la sua raccolta per partecipare, insieme a lei, ad un suo sogno immaginario dove gli spazi metafisici raggiungono l’impalpabilità della cultura e delle tradizioni identificate come beni “immateriali”, fatti di emozioni vissute e di memoria, per ricordare i gesti consueti della vita domestica della Sardegna rurale di un tempo.
La predominanza di bianco degli ambienti accentua l’anima degli oggetti e ne fa risaltare i contorni funzionali.
L’allestimento si sviluppa all’interno di due stanze:
Nella prima stanza è allestito il telaio con gli oggetti ad esso legati che si presentano in quantità numerosa. I pettini di canna, che servivano per separare i fili dell’ordito prima di unirli nuovamente dalla battitura della cassa, sono sospesi nel vuoto in attesa che nuovi fili vengano accolti al loro interno per dare vita a nuovi tessuti immaginari.
Il pavimento della prima stanza è la riproduzione, in stampa, di un mio disegno realizzato a mano. Questo segno richiama l’essenza impalpabile, naturale ma indefinita, dei sogni. Indica il percorso da seguire, verso la sala successiva, ispiratrice, con le sue originali cementine esagonali, di questo modulare segno grafico.
L’esposizione, proseguendo nella stanza adiacente, mostra ulteriori testimonianze della collezione. Nelle pareti bianche una serie di oggetti si susseguono con dinamicità espositiva ricalcando la memoria raccolta. Alcuni adagiati a terra, su delle pedane di legno bianco di forma circolare, altri appesi alle pareti bianche sulle quali i giochi di luce e ombra rianimano in una sospensione temporale la storia e le memorie vissute.
E’ un allestimento nel quale gli oggetti raccolti da Simona avranno nuova visibilità. I visitatori si soffermeranno sulle forme e sulle funzioni di questi oggetti e la loro esposizione, sospesa in un tempo immaginario, ne farà rivivere la memoria. E’ un percorso mnemonico all’interno del quale, in ogni oggetto, in ogni sua ombra proiettata, è presente una storia, un pensiero da raccontare, da ricordare: il sogno di Simona.
Non è stato facile, per me, esporre la moltitudine degli oggetti raccolti negli anni da Simona Sanna, una giovane donna prematuramente scomparsa 3 anni fa e per la quale, il Comune di Solarussa ha voluto allestire, per renderle omaggio, due ambienti all’interno di quella bellissima casa che un tempo era di proprietà dei bisnonni e ora adibita a spazio museale.
Alcuni di questi oggetti provenivano proprio da quella casa. Di questi giri infiniti; dei loro passaggi di tempo e di mani; di queste storie da custodire e da raccontare, Simona ne avrà avuto tantissime.
Non è stato facile per diversi motivi, uno su tutti: immaginare quale spazio lei intendesse dedicare, in futuro, alla propria collezione. E’ rimasto dunque un sogno non interrotto, un sogno infinito, sospeso tra la luce e l’ombra. Lo spazio a lei dedicato vuol essere proprio q uel passaggio di tempo sospeso, quelle storie raccolte in un ricordo senza fine.
allestimento: Falegnameria Artigianato & Design di Pietro Fois, Nuoro.